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    8 marzo dedicato alla resistenza delle donne ucraine

    La giornata di oggi 8 marzo non ha per noi di COI lo scopo di festeggiare ma è un’occasione di riflessione attraverso un articolo del “Corriere della sera” a firma della scrittrice Silvia Avallone dedicato alla resistenza delle donne ucraine:

    Silvia Avallone: «Il mio 8 marzo dedicato alla resistenza delle donne ucraine»

    La scrittrice sulla guerra in Ucraina: «Tutte le donne del pianeta dimostrano con le loro parole e con le loro azioni che non deve prevalere per forza la logica della morte»

    di Silvia Avallone

    Le prime testimonianze che cerco nei resoconti di guerra riguardano le donne e i bambini. Perché sono stati, in qualsiasi epoca e latitudine, esclusi dalla Storia, sue vittime e, credo, suo possibile riscatto. Se nei libri di storia le donne hanno trovato pochissimo spazio, quando nelle nostre case sono arrivate le immagini in diretta dal Kosovo, dal Ruanda, dall’Afghanistan, almeno abbiamo potuto vederle in volto. Nei loro occhi ho sempre riconosciuto una domanda sbalordita, un «perché» afono con un punto di domanda inciso nelle pupille. Come se la guerra fosse un linguaggio incomprensibile, che non c’entrava nulla con la realtà di tutti i giorni, i neonati al seno, le amiche, i desideri. Provavo la loro stessa incomprensione.

    Kiev dista 1.985 chilometri da casa mia. Ma secondo mia madre — che ricorda il disastro di Chernobyl e il terrore di darmi del cibo contaminato — dista molto meno. Le guerre lontane, in sottofondo, sono diventate una guerra vicinissima dove le donne vestono i miei stessi panni, fanno gli stessi sacrifici di mia madre o hanno le mie stesse ambizioni; mi ci immedesimo mentre corrono con i figli in braccio, cercano di salire su un treno gremito alla disperata, di calmare un bambino, di sistemargli il giubbotto perché fa freddo: sono gli stessi gesti che compirei io. Che potrei compiere. La guerra è in Europa, questa volta, a un passo dall’Unione sorta proprio dalle macerie di un conflitto catastrofico, giurando: «Mai più».

    Dal 24 febbraio il pensiero è fisso in Ucraina. Perché lì è qui, e vivere vuol dire specchiarsi nella vita degli altri. Mentre accompagno mia figlia a scuola, rivedo i volti attoniti dei bambini in un asilo allestito in uno scantinato. Cosa gli avranno detto le maestre? Quali parole avranno scelto per spiegare i bombardamenti che li hanno costretti a giocare sottoterra? Mentre rifaccio i letti, rivedo le coperte delle 15.000 persone accampate nella metropolitana di Kiev, sospese in profondità, in attesa che cessino le bombe. Quanti bagni ci sono nella metropolitana di Kiev? Come fanno a dormire, lavarsi, cambiare i neonati? Risparmiano acqua per sterilizzare i biberon, scopro cercando sul web informazioni, oltre che sui blocchi geopolitici di potere, sulla quotidianità delle persone sotto assedio. Internet è un getto continuo di testimonianze e ci chiama tutti a conoscere, affinché nessuno possa dire: «Io non lo sapevo».

    Con l’occasione vi ricordiamo la raccolta di beni che abbiamo attivato presso Il Centro di raccolta COI si trova a Torino, in Via Nizza 230, III° Piano – presso Dental School, corridoio D.

    Orari di apertura dalle 09.30 alle 17.30 – Tel. +39 011 670 81 85 – +39 347 3158424

    questi i beni da donare:

    – PRODOTTI PER LA PRIMA INFANZIA latte in polvere, omogeneizzati, biscotti solubili, pastina, biberon, pannolini, salviette detergenti;

    – VESTIARIO PER BAMBINI;

    – GENERI ALIMENTARI: olio, riso, pasta, legumi, caffè solubile, tè, zucchero, scatolame vario;

    – PRODOTTI PER L’IGIENE PERSONALE: sapone, shampoo, dentifricio, spazzolini da denti, assorbenti;

    – COPERTE

    – MATERIALE SANITARIO: compresse garze sterili 16×16, bende, kit medicazione, guanti monouso, farmaci antiinfiammatori, farmaci antipiretici, occhiali protettivi, ghiaccio istantaneo, acqua ossigenata, disinfettanti (presidi medici chirurgici) disinfettanti per le mani, mascherine monouso, sedie a rotelle.

    E la raccolta diretta di fondi: si può donare sul conto corrente intestato a COI – Cooperazione Odontoiatrica Internazionale: IBAN: IT58 Z089 2836 4600 1000 0024 474

    Intestato a Cooperazione Odontoiatrica Internazionale       

    Causale: Emergenza Ucraina